Skip to main content

I BRONZI DI RIACE

I bronzi di Riace, i guerrieri venuti dal mare.

A meno di un'ora dal nostro hotel, nel Museo Nazionale di Reggio Calabria sono conservati i Bronzi di Riace, due statue di bronzo che rappresentano, senza dubbio, uno dei momenti più alti della produzione scultorea di tutti i tempi e il più importante rinvenimento archeologico dell’ultimo secolo.

È l’agosto del 1972 quando un subacqueo Stefano Mariottini che, durante un'immersione, aveva scorto le due statue parzialmente coperte dalla sabbia.

Segnalò la presenza in mare delle statue, a otto metri di profondità e a circa 200 metri dalla spiaggia di Riace Marina, un paesino in provincia di Reggio Calabria.

La Statua "B" 

anch’essa in bronzo, è di un solo centimetro più bassa della prima. La struttura e la posizione del corpo ricalcano in tutto quelle della statua A.

Il modellato della testa presenta invece alcune differenze. La calotta cranica è liscia, non modellata, come se lo scultore avesse tralasciato la descrizione dei capelli perché coperti da un copricapo.

La tecnica e i materiali utilizzati per le ciglia, gli occhi e le labbra sono le stesse che per la statua A, in questo caso però la bocca è chiusa e non si vedono i denti.

Il modellato della barba è estremamente curato, è caratterizzata da ciocche dall’andamento ondulato.

All’interno della mano destra, una sorta di anello di stagno lascia presumere che anche questo personaggio portasse una lancia, ma in posizione più inclinata.

Sempre evidente sull’avambraccio sinistro il sostegno dello scudo.

Oltre 230.000 visitatori 

questi sono i numeri del MArRC. “Il MArRC si conferma un luogo strategico in Calabria, dove poter vivere tante eccezionali esperienze culturali e dove la memoria condivisa respira di vita, come preziosa risorsa per costruire un futuro comune di pace e di civiltà”, commenta il museo in una nota.

E' UNA VISITA CHE CONSIGLIAMO A TUTTI

 

 

La Statua "A",

è una scultura realizzata in bronzo. È alta 1,98 m. Rappresenta un uomo giovane e forte, completamente nudo.

La muscolatura vigorosa, del torace, della schiena e dei fianchi è modellata in modo anatomicamente corretto. Sulle braccia e sulle mani le vene sono descritte in modo accurato. Tutto l’apparato muscolare è tonico, teso, immortalato un momento prima della contrazione.

I particolari della testa e del volto sono realizzati con accuratezza estrema. I capelli sono lunghi e ricci, stretti in una fascia che cinge la fronte. La barba è lunga e folta, anch’essa densa di riccioli. La fronte è corrugata in atteggiamento concentrato, le ciglia d’argento sottolineano la linea degli occhi, il cui interno è realizzato in avorio e pasta vitrea, le labbra di rame sono socchiuse e lasciano vedere i denti realizzati in argento. L’espressione è quella di un guerriero che si sta preparando alla battaglia. 

Gli elementi mancanti Le indagini effettuate nel corso dell’ultimo restauro hanno messo in evidenza sulla testa dei solchi che indicano in origine la presenza di un elmo, portato al sommo del capo e non ancora abbassato a coprire il volto.
Altri segni lungo il braccio destro e la posizione allargata dell’indice e del medio della relativa mano, lasciano invece supporre che lungo il fianco fosse appoggiata una lancia, lasciata appunto scorrere tra le due dita.
Nessun dubbio invece circa la presenza dello scudo sul braccio sinistro.